Domenica 24 Aprile.
Dopo una settimana di lavoro e una mattinata indaffarata, penso che ho proprio bisogno di rilassarmi e di rigenerarmi un po’.
Cosí, nonostante il tempo non fosse dei migliori, decido di andare a fare una passeggiata verso il mare, anche perché non lo vedevo da un bel po’ di giorni e iniziava a mancarmi. Essendo un sentimentale, ho pensato che a quell’ora ormai (era mezzogiorno inoltrato) non ci doveva essere più nessuno e mi sarei goduto lo spettacolo tutto per me.
Entrato nella mia Alfa, mi avvio verso Sant’Andrea, il posto di mare dove ho trascorso tutte le estati della mia infanzia e adolescenza…Tantissimi ricordi ed emozioni mi legano a quel posto.
Imboccata la S.P. 148 che collega Borgagne a Sant’Andrea, ho subito notato una quantità impressionante di nuvole nel cielo che sembravano quasi grossi cumuli di zucchero filato pronti a rendere più dolce quel breve “viaggio”.
Arrivato a Sant’Andrea, procedo in direzione della piccola spiaggia e poi avanzo verso la pineta, posta più in alto. Parcheggio e finalmente scendo dall’auto, portando con me la mia reflex, perché non si sa mai.
Mi affaccio dalla scogliera che si impone sul mare e… rimango a bocca aperta: davanti a me si palesa una tela di contrasti cromatici mozzafiato, con il bianco delle nuvole che irrompe fra il blu del cielo ed il blu cobalto del mare più lontano, e l’intenso verde smeraldo dei fondali, così limpido da lasciar vedere cosa si nasconde in profondità.
Inizio a scattare e mi sembra di catturare sullo schermo della mia fedele compagna quadri di una bellezza unica.
Dopo un po’ di scatti, percorro la scogliera verso sud, in direzione Specchiulla. Ad ogni insenatura, si apre davanti a me uno scenario mozzafiato: il gioco di colori che si crea fra il bianco ed il blu regala capolavori degni di un museo.
Continuando a camminare, giungo alla baia chiamata la Punticeddhra (la Piccola Punta). Le nuvole sono sempre le stesse; i colori del mare anche, ma da qualsiasi angolazione si guardi, ogni scorcio sembra diverso e di una bellezza unica ed irripetibile. Un sussulto mi attraversa: mi rendo conto di quanto sia bello ed unico il mio Salento, anche in un giorno ventoso e con tante nuvole. E soprattutto capisco come sia emozionante scoprirlo così, camminando lentamente, lontano dalla confusione e a contatto con le meraviglie della natura mediterranea, ancora pure ed incontaminate.
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Concludo con un consiglio agli amanti del viaggio e della natura. Se volete venire in vacanza nel Salento, non preoccupatevi del tempo. Con qualsiasi condizione climatica, il Salento offre scenari affascinanti e intensi. Anche, e soprattutto nei periodi di “bassa stagione, è possibile scoprire il territorio da una diversa prospettiva: una prospettiva lenta e rispettosa dell’ambiente. A piedi o in bici, a stretto contatto con la natura selvaggia ed incontaminata, per capire l’unicità e la vera forza di questo luogo.
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